
Se i passanti su queste pagine volessero affacciarsi sul nostro guestbook troverebbero spunti interessanti di seria e profonda riflessione.
Quanti volti ha l'amore, cosa ci fà fare, cosa ci fà provare, quale vette di sublime esaltazione e di abissale disperazione ci fà toccare???
in quale lande di desolazione ci conduce?
Fino a che punto ci fà sanguinare l'anima , il cuore fino a che tutta la nostra realtà circostante perde all'improvviso colore come se fosse diventata una vita in bianco e nero???
. e chi potrà mai dimenticare il fremito vitale che si prova quando lo si sente sbocciare in noi???
Noemi mi ha un pò rimproverata per aver usato la parola amore.
Ma per me l'amore è tutto questo e io non ho mai paura a chiamare le cose con il proprio nome.
L'amore è una cosa che viviamo al singolare come quasi tutto, ma se siamo fortunati a volte riusciamo a coniugare questo verbo al plurale e per alcuni istanti riusciamo a parlare la stessa lingua.
Come diceva John Donne ( che non a caso è il mio poeta preferito) ogni uomo è un isola ma è al tempo stesso stesso un pezzo del continente. questa frase piacque così tanto a Ernest Hemingway che ne fece l'epigrafe del suo libro 'per chi suona la campana' ed è rimasta immortale attraverso i secoli.
Anche nell'amore siamo isole , alla deriva insieme ai continenti.
Per questo bisogna parlarne , per cercare di capire quanto poi siamo tutti fratelli nelle emozioni.
Sono però molto restia a dire 'ti amo' .
Perchè questa è una comunicazione, perchè relativizza il sentimento dell'amore ad una persona precisa.
nella mia vita l'ho detto solo a tre persone.
La prima vota perchè ero così soprpresa dai sentimenti che provavo, che dopo lunghe riflessioni e tormenti mi ero convinta che non potesse essere altro.
La seconda perchè provavo un sentimento maturo e responsabile.
La terza perchè dalle altre esperienze avevo riconosciuto il turbamento, e ormai sapevo che è una cosa talmente rara che non dire ciò che si prova è un crimine.
ieri sera ho visto un film che mi è piaciuto moltissimo e di cui avrei voluto parlarvi, ma non sapevo che ne avrei parlato proprio in questo ambito.
Il film è cinese del 1999 e si chiama 'La strada verso casa' .
é la storia della rievocazione dell'amore nato nel cuore di una fanciulla in uno sperduto villaggio delle Cina per un giovane maestro che arrivava dalla città.
Quello che la fanciulla fà per il suo 'amore' è di commovente bellezza e eroicità in un certo senso.
Costanza, dedizione, speranza.
Cose di cui a volte potremmo ridere, pensando che sono di altri tempi o che solo dentro un film possiamo scorgerle.
Io non credo che sia così e penso che molti di noi , come la fanciulla siano capaci di aspettare nell'ombra per ore magari al freddo solo per scorgere la sagoma del proprio 'amore ' avvicinarsi.
L'amore tenace, quello che si sente dentro, davvero.
L'amore a volte è come la ciotola che la fanciulla perde di mano e và ad infrangersi sul terreno rompendosi in mille pezzi. Ma quei cocci tutti taglienti e ormai inutilizzabili possono tornare a nuova vita perchè c'è qualcuno o qualcosa che ci aiuta a sperare, o a credere che tutto sia sempre possibile. Come nel caso della vecchia madre cieca della fanciulla che le fà aggiustare la ciotola con chiodi d'argento , ridandole l'unità e una rinnovata funzione .
E' un argomento enorme e un pò mi dispiace parlarne così. Ma So che molti dei vostri cuori vibrano forte in queste settimane, non tutti sorridono,alcuni ingoiano lacrime e amarezze.
Ma non fatevi vincere mai dall'amarezza.
4 commenti:
L'amore forse è uno degli argomenti, se non il più discusso, interpretato, ritratto, e trasformato.
L'amore è alla base di tutto, ma penso che uno dei momenti più belli sia proprio quello in cui si aspetta, si sta li, con una specie di nodo in gola, con le palpitazioni, solo nell'attesa di poter scorgere uno sguardo, un sorriso, un respiro della persona che si ama. L'attesa è snervante si, ma ti fa sentire vivo/a. Ed è meraviglioso.
E' ancora più meraviglioso quando poi questa attesa ti ricompensa con un amore vero e profondo.
Siamo ipreparari all' amore. Non si sa davvero cosa sia.
Lù.
E' vero che lo siamo,ma è per questo che dobbiamo cercare un'alfabetizzazzione dei nostri sentimenti. E non è che non sappiamo cosa sia, perchè poi quando ci sentiamo innamorati , riconosciamo istintivamente i sintomi.quello che non sappiamo è che sguardo avrà,dove lo incroceremo, se lo perderemo, o se infine lo ritroveremo.
Se risusciterà dalle ceneri come la fenice o se ci incenerirà. Non ci sono regole, non ci sono teoremi d'amore, non è lapalissiano, non è mai banale, eppure improvvisamente trasparente.
Appare dopo anni di tormente e burrasche e porta con sè l'arcobaleno ma se lo smarriamo ci sembra che tutti i colori siano svaniti con esso.
Hai ragione Luana noi siamo impreparati come è giusto che sia. Perchè l'amore ci mette sempre davanti un banco di prova, ci aiuta a crescere e talvolta a divenire migliori anche quando ci sembra che il cuore si sia incrinato.
L'ho già scritto da qualche altra parte: la mia visione dell'amore è quella di un'onda di marea. Puoi avere due modi di comportarti davanti ad un'onda di marea. Puoi opporti ad essa, ed in questo caso vieni distrutto. Oppure puoi cercare di lasciarti portare dalla corrente, trascinare via non si sa verso dove. Non è detto che sopravviverai. Ma se ti lasci trasportare hai più possibilità - e non importa dove arriverai, l'importante è vivere in pieno un'esperienza simile. Chi nega la voce ai propri sentimenti se li ritroverà più avanti, saranno più forti e faranno più male.
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