
Questo è un Haiku fornitoci da Ario ,
un Haiku is poetic form made of 17 syllables.
It comes from Japan but it is widely used even in the western countries. Poems are a sort of frozen images.
Here are some examples:
Morning:
You red nylon Mac*
blown like a poppy across Hardman St
* il Mac non è un pc....è il Macintosh, l'impermebile bianco allacciato in vita
tipo l'ispettore Clouseau della Pantera Rosa ....
This is mine
moolight
my starry sleepy suitcase
gleaming on Broadway milkyway
L'Haiku è una forma di componimento poetico rarefatto,
che con gli ideogrammi giapponesi assume un significato diverso:
il corpo, il viso ,della scrittura attiva un intreccio di significato ed immagine, che permette una circolazione di significaNti.
Il significante è diverso dal significato.
Significante è un participio presente, attivo, che porta significato,
è un divenire, un ' in progress'.
Quando si guarda un Haiku e si scivola sui suoi ideogrammi a volte si prova un 'vacillement visuel'= uno sfarfallio della vista che è analogo al SATORI.
Il SATORI: per i buddisti Zen è analogo all'illuminazione, il risveglio della verità cosmica( un'intuizione della natura del cosmo, la scoperta spontanea dell'essere.
Insomma un corto circuito che ci sospende dalla percezione sensoriale della realtà e ci svela l'aletheia, la verità che si vela mentre si svela.
Di questo si parla in un testo di uno dei mie guru personali
Roland Barthes che nell'Impero dei Segni ( dedicato alla lettura dei segni della cultura giapponese ) (edizione Einaudi )
ha scritto così:
le texte ne 'commente' pas les images. Les images n' "illustrent" pas le texte: chacune a été seulement pour moi le départ d'une sorte de vacillement visuel, analogue peut-e^tre à cette perte de sens que le Zen appelle un Satori; texte et images, dans leur entrelacs, veulent assurer la circulation, l'echange de ces signifiants: le corps, le visage, l'écriture, et y lire le recul des signes .
per chi volesse approfondire il concetto di parola come segno, cme codice da decifrare, come veicolo di significanti , consiglio nuovamente 'Parole d'amore', il film è onesto,plot un pò tirato per le orecchie, happy ending agrodolce,
ma il tema della parole, della loro magia è trattato visivamente ( con begli effetti grafici), rendendo palpabile qualcosa che ad alcuni di noi avviene solo nel nostro cervello.