
No, non preoccupatevi non sono in vena di grandi esperimenti enogastronomici ,
ma stamattina strani sensi di colpa e pensieri molesti legati ad una serie infinita di cose che giacciono sepolte ed annegate sulla mia scrivania,
la prospettiva di una settimana fuori casa e sempre 'on the move' mi hanno letteralmente rubato il sonno.
Io sulle agende non scrivo mai le cose da fare, perchè odio gli elenchi, ma ho una specie di microchip incorporato nella dura madre, che in inglese si dice 'hidden agenda' che come un sonar con display al plasma mi fà lampeggiare enormi quantità di dati davanti gli occhi: tutte le cose in attesa di 'adempimenti' .
Stamattina in cima alla hidden agenda fiammeggiava un'atto creativo ( si tratta davvero di un esperimento) per la tv a proposito di ricette e cucina.
e mi sono detta
'cara ticer, scetati...che qui di devi dà 'nà mossa, perchè l'avresti dovuto fare per l'altroieriiiiiiiiiiii'
Alle 7.00 del mattino l'unica cosa che puoi sensibly (cioè razionalmente ) desiderare è un bel caffè ristretto e al max una fetta di dolce possibly chocolate fudge, il caffè c'era..ma il chocolate fudge no, e così iniziando a scrivere e impaginare pagine e pagine di considerazioni e esercizi linguistici su ricette 'springtime' dove primeggiavano cherry tomatoes e tight buds asparagus, driblando tra 'connotazioni sematiche perturbanti quali 'exotic flavour, mellow and seductive taste, juicy and crunchy bites' ...
Poi un flash e mi sono ricordata di Nigella ......

a qualcuno durante una delle mie lesson sul food l'ho senz'altro raccontato.
Nigella Lawson è una mia icona, una mia diva del tutto personale, non solo perchè adoro cucinare e a parte la Clerici (checchè i miei boys di 5 dicano.... ) i programmi di cucina sono tra i miei preferiti.
Non solo perchè le sue vicende personali mi hanno restituito un'altissima considerazione di lei come 'individuo coraggioso'.
Non solo perchè quando ero a Londra e tornavo un pò stravolta a casa e volevo stupire il mio amico Peter con qualche invenzione gastronomica , mi concedevo 15 min di relax ed inspiration guardando il suo programma.
No, nulla di tutto questo .... lei è stata la mia guru della comunicazione: la prima volta che l'ho vista, oltre che notare che era bellissima, english e esotica, che aveva una cucina fantastica, esattamente quella che avrei scelto per me se avessi potuto, in un attico di Chelsea, da dove andava in diretta sulla bbc,
e che in casa sua non c'era nulla di quegli orribili orpelli che spesso abbondano nelle typical e cosy English home,
sono rimasta rapita dal suo modo di parlare, dalla scelta sensuale delle parole, dai verbi ambiguamente erotici, dal suo modo di guardare l'obiettivo, con la testa leggermente reclinata, i capelli scuri e morbidi che le scendevano voluttuosamente sugli occhi mentre teneva in mano il colapasta, o impugnava un coltello da 10'9 per affettare e sminuzzare un trito alla genovese.
Guardarla in foto o anche in video senza sentire la sua voce non rende.
Potrete notare che è una bella donna, che è sensuale ...ma nulla a confronto dell'effetto che vi procura guardarla mentre si muove tra pentole e fornelli e mentre descrive quello che fà.
Delizia e tormento!!!
Nigella ha segnato una svolta nella cultura gastronomica inglese, che è rimasta per decenni per non dire secoli.... molto riduttiva, sorprendentemente autoctona per essere figlia di una nazione che ha conquistato il mondo.
Una cucina isolana, chiusa alle influenze straniere, proud and stiff nel nome di 'god save the queen'
Con Nigella però le cose sono cambiate, al punto che se vado da Waitroses o da Saintsbury per fare la spesa mi sembra di essere al carrefour o alla crai: trovo la pasta barilla come la de cecco, il caffè qualità arabica e espresso famiglia della lavazza, della illy e perfino della pallini, trovo l'olio d'oliva di almeno 5 produttori italiani e perfino il rosmarino e il basilico fresco.
e se mi venisse l'uzzolo di trascorrere Natale a Londra so benissimo che troverei tonnellate di pandori e panettoni e perfino i mandorlati.
se oggi invece di starmene sepolta tra le mie hidden agende nel mio studiolo prigione, fossi a Londra, nella mia favourite Conservatory Kitchen ( il soffito è un lungo padiglione di vetro da cui posso scorgere tra i rami e i boccioli di magnolia il blue sky ::)
cliccando sul remote control della tv potrei vedere alameno 10 programmi di cucina, da quella cucina indiana a quella pakistana, dalla cinese alla caraibica, imparerei a fare le banane fritte come contorno di un grilled chicken e la tecnica per pulire i gamberi saltandoli alla fiamma nel wok con soy e worcester sauce......
cucinare è un pò come parlare, si hanno tanti ingredienti davanti a sé, infinite combinazioni di gusti, di colori, di aromi, di sensazioni, tecniche sofisticate per accostare e presentare il prodotto finito, effetti elaborati per ottenere semplicità estrema ed essenzialità, ricerca continua della perfezione.
Alchimie attraverso il tempo , lo spazio, la storia, il ricordo, il desiderio e la ricerca del piacere
PS
Detto questo, vorrei solo informarvi che nel mio frigo campeggiano sì degli asparagi primavera e una vaschetta di fragoline di bosco, una bottiglia di birrà cuvéè e un formaggio da taglio da servire con rucola e miele....e nella dispensa ho tonnellate di curry, cinnamon powder, green and red hotchilly pepper ( tra l'altro bellissimo il video degli Hot ..la canzone ..non mi esalta... ma il video è una genialata!!)
BUT....oggi sono davvero lost and found nella mia hidden agenda
Bel modo per festeggiare la festa del lavoro !!!!^_^
1 commento:
Cucinare è un po' come parlare?
(*m'illumino di immenso*)
...sarà per questo che non cucino più?!? Beh io solo i dolci facevo. X_X
Lulù A.
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